"L'ultima volta a casa di Sandra"

"L'ultima volta a casa di Sandra"
Tra lacrime, trucco e tanta ironia

L’ultima volta avevo sentito Sandra Mondaini per telefono il primo settembre, per il suo 79esimo compleanno. Anche in quell’occasione era scoppiata in lacrime pensando al suo Raimondo. Mi aveva detto singhiozzando: “Sai, oggi dovrei essere felice, ma lui non c’è più. L’unica consolazione sono tutte le persone che mi vogliono bene e che mi scrivono. Ma senza lui non riesco...”.

Oggi è tornata insieme a Raimondo, dopo 5 mesi di sofferenze. A fine luglio mi aveva accolto in casa a Milano 2 per registrare un’intervista per il settimanale di Canale 5 Bikini: mi aveva chiesto di non esser ripresa in volto, diceva di non sentirsi pronta a mettersi davanti ad una telecamera perché "senza Raimondo non era più lo stesso".

Durante la registrazione audio, i ricordi ogni tanto riaffioravano e così chiedeva di fermarci perché non voleva che il pubblico la sentisse piangere. Sebbene un po’ affaticata, non aveva perso il senso dell’umorismo: “Ma chi te lo fa fare di venire qui, da questa vecchia, che non ha più niente da raccontare? Manco fossi una grande attrice!” Prima di salutarci mi aveva confidato: “Nell’intervista ho detto che i fan mi vedranno sempre meno. Sai che è la prima volta che mi capita di dire una cosa simile? Forse è arrivato davvero il momento di dire addio a tutto, so che senza Raimondo sarà così".

E purtroppo aveva ragione, quella fu la sua ultima intervista. Ci eravamo conosciuti per la prima volta nel settembre 2009, qualche giorno dopo la scomparsa di Mike Bongiorno. Al telefono era stata molto carina e aveva subito dato la sua disponibilità per registrare un’intervista in ricordo di Mike. Mi aveva fatto una richiesta precisa: “Per favore, chiedi alle maestranze di portare una calza da mettere davanti all’obiettivo. Per come sono combinata, che sia una calza da montagna, mi raccomando!”. Quel giorno a casa Vianello sembravamo sul set di uno dei loro episodi: Raimondo era su a guardare la partita e non aveva alcuna intenzione di scendere, lei scherzava con la truccatrice: “Non sei affatto brava, l’ho sempre detto, dovrò rifarmi da sola tutto il trucco quando andrai via”. Dopo un’ora di preparazione, Raimondo era ancora davanti alla tv e lei, stufa di aspettare, chiede ad Edgar, il collaboratore domestico: “Senti, vai sopra da mio marito e digli di scendere che stiamo aspettando lui”. Edgar scatta.

Lei, ridendo, si volta verso di me e dice: "Chissà se Edgar scenderà con un occhio nero, almeno abbiamo provato a far scendere quel rimbambito!". Dopo una mezz’ora abbondante ecco arrivare Edgar seguito dal signor Vianello, in giacca e cravatta: "Sandra, ma porca miseria, era tutta la settimana che programmavo di vedere la partita alle 18, e tu, a che ora fissi l’intervista? Proprio alle 18!". "Lo faccio apposta", aveva risposto la Mondaini, "così finalmente la smetterai di pensare solo al calcio!".

Era uno dei loro soliti siparietti, ma questa volta non erano davanti ad una telecamera. Erano così anche nella vita reale. E sono certo, saranno così anche adesso che sono tornati insieme.


Fabio Marchese Ragona



Articolo bellissimo Complimenti allo scrittore !